Quello seguirà et la verità dil sucesso, ne farò mentione. Ma per saper il tutto di le cosse faventine, voglio qui scriver, come a dì 9, Jacomo Venier predito cavalchò da Ravena a Faenza, ch'è solum mia 20, et credendo el signor fusse contento di l'acordo. El qual recusoe, dicendo dovea aver da la Signoria ducati 8000, et toria 4000 per parte dil resto vechio, et per conto nuovo voleva danari. Et questo feva per esser instigato dal signor Frachasso che ivi si ritrovava, et da uno messo di fiorentini, el qual li prometeva ducati 8000 di contanti et 17 milia di conduta si non si acordava con la Signoria et rompeva la ferma, la qual questo fevrer proximo compiva. Or vedendo el proveditor nostro non poter far nulla, stato da dì 9 fino a dì 12 in coloquii, terminò partirsi et ritornar a Ravena; ma quelli citadini tenivano con nui, andoe dal signor, el qual chiamato el consejo et li primi di Val di Lamon che erano numero 120, fu posto in consulto quello havesse da far dicto signor, o esser con la Signoria o con fiorentini. Et fu preso stesse con la Signoria, et di tutto il numero solum balote 6 fu contrarie. Et cussì fo conzo di darli altri 2000 ducati, che vien esser in tutto ducati 6000. Et lui daria il passo, et veria con 100 homeni d'arme, justa la conduta a servir la Signoria, et zà 50 ne havea in hordine etc.
Adoncha, nostri ha il passo di qui per la Val di Lamon, et perhò fo scrito al ducha di Urbin et Medici dovesseno venir a questa via, et a le zente di Bologna, e tutti dar adosso a' fiorentini, perché senesi non davano il passo, imo erano d'acordo con fiorentini, et si perdeva el tempo, et le promisione ne fur fate da Siena non veniva ad effecto.
| |
I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
|
|
Jacomo Venier Ravena Faenza Signoria Frachasso Signoria Ravena Val Lamon Signoria Signoria Signoria Val Lamon Urbin Medici Bologna Siena
|