In questa terra, si ritrovava ancora li oratori fiorentini, li quali andati in collegio, exposeno come saria buono trovar qualche sesto: Et etiam, volendo cussì interponersi l'orator yspano è in questa terra, [1101] che si oferse di veder di pratichar qualche adatamento per caxon di Pisa, et domandoe li fusse dato auditori. Et cussì in questi giorni, consultato la materia nel senato, fu decreto di darli tre patricii more solito, videlicet uno consier, un savio di consejo et un savio a terraferma, i qualli insieme con l'orator yspano dovesse pratichar di acordo, si possibel è di far con li oratori fiorentini, tuttavia servando Pisa in libertà, et mantenendo nostri la fede a lhoro data.
[1498 09 18]A dì 18 dito, nel consejo di pregadi, vedendo el ducha de Milam feva cavalchar le sue zente in Geradada, sì per farli paura come per far con effecto a li bisogni, fo decreto di far cavalchar el conte Bernardin in brexana con cavali 1000, ch'è la sua conduta, a li confini di Ojo. Siché, quasi tute le nostre zente ivi in brexana sarano. El qual conte alozava a Lonigo. Et ancora opinion era di alcuni di collegio di far do proveditori in campo in brexana, et altri di levar l'orator nostro da Milam, la qual cossa facendo, fortasse saria in proposito.
El marchese di Mantoa, come ho scripto, pratichava di ritornar a stipendio nostro, et si tratava tal cossa nel consejo di X, et uno suo heremito, come ho scripto, pratichava, et anche Antonio di Ruberti citadim padoam col principe et altri di collegio, et Hironimo Zenoa capitano di Rialto fo operato.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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