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      Che il re havia licentiato el messo dil ducha di Milam non in alcun concordio, imo el re havia dimandato li lassasse Milam per esser suo.
     
      Item, li oratori fiorentini partivano, restava solum uno. Che essi nostri oratori desiderava zonzesse la resolutione, perché stevano con gram spesa, et stagando su l'aria con pocha reputation di la Signoria, et non haveano danari, perché stevano con gram spesa, et in tre caxe cadauno despersi, tamen su una strada. Li fo mandato lettere di cambio di ducati 400 per uno, che ancora non era zonte.
     
      [1498 09 21]A dì 21, vene in questa terra uno orator dil re di romani, el qual vene il zorno avanti ad alozar in Fontego. Et inteso la Signoria che l'havea lettere di credenza, in questa matina mandono 4 patricii a visitarlo, videlicet Zorzi Pisani doctor et cavalier, Polo Capelo cavalier, Marco Dandolo doctor et cavalier et Antonio Zustignam doctor, et la matina sequente l'andoe in collegio. Questo fue quello stato olim retor di scolari a Padoa, chiamato domino ... el qual un'altra volta fo qui per una diferentia di li Focher merchadanti di fontego con li Prioli, la qual per non esser stà difenida, iterum è tornato, et portò lettere a la Signoria dil re di romani. Ergo, non è per cosse di stato.
     
      Da Pisa, vene lettere di 15. Il sumario sarà qui sottoscritto. Ma per avisi abuti da altri, Piero Duodo non era laudato, imo biasemato, et zà era venuto a parole con Domenego Malipiero proveditor, siché la terra non si contenta di lui. Et laudavano molto Thomà Zen, et desideravano vi fusse.


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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1013

   





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