Tamen, esso Piero Duodo à molti fautori in questa terra, in collegio; siché nulla sarà.
Sumario, over copia di una lettera di Vicenzo Valier pagador a Pisa,
data a dì 15 setembrio, in borgo di Pisa.
L'ultima fo di 10. Dapoi habiamo ateso continuamente con galioti e quelli puochi guastadori se puol haver de qui pagati, a fortifichar la torre de Foze, a farli un bon reparo atorno, qual sarà compito fin do o tre zorni, et far un bastion sul Montemazor che signoriza Librafata, nel qual luogo [1103] havemo da fanti 400 capo Perozo di Piombino, zoè più contestabeli apresso di lui, ma lui è il capo. A Librafata etiam son stà fati do revelini, e dentro li sono fanti 400. Bernardin da Como, Michiel Zancho et alguni altri. A Cassina etiam se atende a far repari largi, belli et forti e seguri, e dentro ne sono fanti 900 pagadi. Credo ge ne manchi qualche uno, capo Antonio di Fabri. De li inimici, intendemo hanno ateso a far le mostre e dar danari, zoè una paga a le fantarie sue, quale, per quanto intendemo per più vie, maxime da Jacometo Novelo e d'alcuni altri nostri contestabeli che sono stati più zorni presoni nel suo campo, sono da fanti 6000 in suso, pagati e comandati. Dal paexe, niuno. Hano boche 200 de fuogo su carete, ma de cortaldi e canoni grossi ne hanno da 25, et do bombarde grosse. Hanno in questi zorni fato condur in campo balote, polvere, lanze, tende e pasadori assai. Eri, li zonse da 400 guastadori in campo. Ozi ge ne doveva azonzer altratanti. Atendeno de dì e de note a conzar i chari de le artelarie sue, e dicono fin puochi zorni sono per far imprexa a Cassina o a Librafata.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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