El qual rispose esser paratissimo, et la matina sequente li balotoe mandati di darli danari, et le spexe per il secretario, et chariazi. Et non si partite perhò, perché la Signoria volse el menasse prima etc. El qual Zuam Paulo, zà era in hordine per dover menar Zustignan Morexini proveditor stato a Pisa, et zà havia in collegio dimandato il pregadi, et anche Francesco da la Zueca secretario, che etiam havia intromesso. Ma sopravenendo questo mandarlo via repentinamente, li dicti per el presente non sarano menati fino al suo ritorno.
[1498 09 25]A dì 25, vene lettere di Roma di 21. Come prima, a dì 19 dito, intrò ivi uno orator dil ducha di Milan destinato al re di Napoli.
Item, come, per avanti, era zonto et intrato ivi uno orator dil re di Franza, el qual era smontato di le barze zonte a Civitavechia, venuto per levar et acompagnar el cardinal, o per dir meglio don Cesare fiol dil papa che havia deposto il capelo et andava in Franza, come ho scripto di sopra. Et lassoe de intrada ducati 32 milia, li qual renoncioe in man dil pontifice et quello dicti beneficii venderà, et esso anderà in Franza a maritarsi. Et il capelo el papa ha dato a monsignor arcivescovo di Roam, a requisition dil re di Franza, et manda dito capelo fino in Franza. Et dicitur ha promesso al collegio di [1111] cardinali di non far più niun cardinal, fino ad anni doy. Et dicto Valenza fiol dil papa, dicitur spexe ducati 100 milia in foze, zoje et altre cosse per andar con gran pompa in Franza. Et quando ditto orator francese intrò in Roma, li andò contra li oratori, et a Hironimo Donado doctor orator nostro li fece gran careze, ma a quel di Napoli poco, dicendo era orator di uno che occupava il reame aspetante al suo re.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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