Et che il conte di Cajaza era con 300 homini d'arme a Oriol, locho di la madona di Forlì, et l'altro campo nostro col ducha di Urbin era apresso Faenza.
[1498 10 05]A dì 5 ditto in collegio, vene l'orator dil re di romani, per la materia dei Focher con li Prioli, come ho scrito di sopra, et fo chiamato ivi in collegio la quarantia criminal, et vi fu el principe, la Signoria et ditto orator. Et per sier Andrea Zanchani avogador di comun fo introduto questo caso, qual fo disputato per li avochati di Prioli etc.; et etiam l'orator preditto parloe, qual era dotor, havia studiato a Padoa; et reduti etiam da poi disnar, fo la dita causa expedita: la qual per non esser cossa di stato non noterò la difinition, sed solum che 'l prefato orator rimase satisfato, dicendo si facea gran justicia a tutti.
Di campo di Marati, di sier Jacomo Venier di 3 octubrio. Che havea inteso inimici doverli assaltar per tre vie, zoè: il conte di Cajaza et el signor Otaviano di Faenza, per la via di Cotignola; Frachasso per la via di Modiana; et il conte Ranuzo di Marzano et il signor di Piombino per la via di sopra. Et che nostri bombardava la rocha di Marati. Et havia scrito al ducha di Urbin, era sopra Faenza, venisse verso Marati; et sier Piero Marcelo proveditor li havia risposto vegneriano. Et mandò Marco di Santi suo secretario et il signor Carlo di Sanguina a sopra veder li alozamenti et il seguito. Et il signor Carlo Orsino scrisse a la Signoria ringraciando di la conduta la qual libentissime aceptava, et mandava a sigilar li capitoli in questa terra, etc.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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