Di campo, la sera, vene etiam lettere date a dì 3, hore 7 di note. Che il ducha di Urbin col proveditor sier Piero Marcello non erano mossi dove prima erano col campo, per non esser loco in la vale di starvi. Haveano mandato a Marati li 500 provisionati fati a Faenza, zoè Pin da Bergamo, Polo da Zara et altri contestabeli capi, et che voriano haver 400 homeni d'arme et fanti a quella impresa. Et intendevano inimici era per venir a tuor San Cassano loco dil signor di Faenza, in mezo tra Brixegella et Marati; rechiedevano artillarie, polvere, ballote, lanze, etc. Et subito fo expedito verso Ravena il tutto.
Da Ravena, lettere dil podestà. Di la praticha dil conte di Sojano, qual nuovamente si era conzo con la Signoria, et per il consejo di X li fo dato ducati 500 di provision a l'anno, et che quello consegliava si rompesse a' fiorentini per la via di Galiata, che saria [15] più facile che Marati. Item, come uno di Tiberti da Cesena voria venir a stipendio nostro, qual suo fradello Achiles, era con la madona di Forlì, etiam lui verrà con nostri. Et che inteso esso podestà nostri, era a Marati, haver dubito de' inimici, subito havia fato comandamento a domino Aloisio Valaresso, Jacomazo da Veniexia, Meleagro da Forlì et Taliam da Carpi, che ivi si ritrovavano condutieri nostri, che dovesseno cavalchar in campo a la liziera. Et che ancora non era zonto il fiol di dicto Taliam, qual con le zente veniva.
Da Vicenza, di sier Francesco Foscari cavalier, podestà et sier Piero Balbi cavalier, capitanio, in risposta del far di le lanze, ivi fo mandato a far.
| |
I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
|
|
Urbin Piero Marcello Marati Faenza Pin Bergamo Polo Zara San Cassano Faenza Brixegella Marati Ravena Ravena Sojano Signoria Galiata Marati Tiberti Cesena Achiles Forlì Marati Aloisio Valaresso Jacomazo Veniexia Meleagro Forlì Taliam Carpi Taliam Vicenza Francesco Foscari Piero Balbi
|