Et fo mandato a preparar la caxa per l'oficio di le rason vechie, et, aciò non fusse cussì publicha, a la Zuecha, quella di sier Piero Morexini da San Cassan fo tolta.
Vene un capo di sguizari, qual venuto in collegio, oferse a la Signoria nostra in zorni 11 sguizari 1000, et farli vegnir dove pareva a la Signoria nostra. Fo per el principe ringratiato assai.
Et dal conte di Petigliano si have avisi come havìa di certo, domino Joanne Bentivoy era acordato con il ducha di Milam. Li rende il stato, et li dà uno castello fo di Rossi in parmesana chiamato Felimon, et li dà 50 homini d'arme di più. El fiol sier Alexandro et Lucio Malvezo suo compagno lo manda suo comessario in Alexandria di la Paja. In conclusione, che era esso misier Zuane concordato a stipendio di Milan.
Di Vicenza, di sier Francesco Foscari cavalier, et sier Piero Balbi cavalier, rectori. Come quelli fedelissimi citadini, inteso la richiesta di la Signoria di 500 provisionati, nel lhoro conseglio haveano preso subito farli, qual sono in hordine. Et in collegio vene Alvixe da la Polvere, provisionato nostro in l'arsenal, per nome dil marchexe, et con la poliza di le [30] artilarie bisognava. Fo ordinato dovesse poner tutto in hordine, et comesso ai patroni a l'arsenal et proveditori che sopra tutto sollecitasseno a quello voleva.
Et fono, senza altro balotar, electi 2 del consejo di pregadi solicitadori a quello rechiedeva ditto per nome dil marchexe di Mantoa; et fono electi questi: sier Anzolo Barozi fo de sier Alvixe, et sier Zorzi Emo fo de sier Zuam el cavalier, i quali venuti in collegio acceptono libentissime tal faticha.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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