Et cussì fono mandate le fuste, et in quel zorno erano ivi zonti, overo il zorno avanti, con ditto prete, al qual per gratuirlo l'haveano tolto per capelano e datoli ducati 3 al mese, e promessoli la Signoria li darà uno beneficio che starà ben in vita sua. Sichè dicto prete si pol dir ha donato a la Signoria questi 4000 ducati che poteva tenirseli per lui.
[42] Et è da saper come, a nona, per fiorentini fo levà una zanza in Rialto, come inimici haveano preso il borgo di San Marco di Pisa a dì 12, et bombardavano la terra. Tamen non fu vero, pur dete assa' che dir al collegio.
In questa mattina, vene in collegio dal principe sier Lucha Zen electo capitanio a Padoa, tutto mesto per il dolor di la morte dil fiol sier Mafio Zen, unicho fiol, et tolse licentia di andar a la sua capetaneria prometendo exeguir bene.
[1498 10 16]A dì 16 octubrio, el principe non fo in collegio, et vene il conte di Petigliano, qual dimandoe a la Signoria fusse lassato andar col signor marchexe a Pisa. Offeriva, quando il nostro exercito fusse de lì, di condurlo indriedo per le sue terre, poi a Ugubio dil ducha d'Urbino et a Ravena securamente. Rechiese praeterea li 300 homini d'arme promessi per capitoli in tempo di guerra, e soldo a uno suo fiol, et sia pagato e non stentato, atento che pur da la camera di Padoa dove el si paga, disse ridendo, era alquanto mandato in longo li soi pagamenti. Et li rispose sier Marco Antonio Morexini cavalier, uno di consejeri, si vederia di expedir soa excellencia, ringratiando di la oferta, et che l'havevamo caro in Lombardia; poi fu conferito di la strada havìa a far esso marchexe di Mantoa, et visto il disegno, consigliò la via di Barga; poi andoe dal principe.
| |
I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
|
|
Signoria Signoria Rialto San Marco Pisa Lucha Zen Padoa Mafio Zen Petigliano Signoria Pisa Ugubio Urbino Ravena Padoa Marco Antonio Morexini Lombardia Mantoa Barga
|