Tamen è da saper, per molti avisi si havea, el preffato re di romani non farà acordo con Franza né pace, se non ve include dentro el ducha di Milan; et il re mai non la farà per haver gran noja di ditto stado.
Di Milan di 13. Come il ducha dovea tornar di Santa Maria in Monte a dì 15 over 16, et facea far 200 homini d'arme nuovi: atendea a scuoder danari a furia per far fati; havia comandato che tutti dil suo dominio, che atende al mestier dil soldo, non debbi andar a conzarsi fuori dil suo paese, sotto pena di rebelion.
Da Crema, di sier Hironimo Lion cavalier, podestà et capitanio, di 13. Vorìa danari per compir la fabricha. Et come quel zorno a hore 20 in Geradada era stà fato una crida per nome dil ducha di Milan, come ho ditto di sopra, e più che le zente che hanno stipendio con altri signori vadino a suo commissario a Caravazo a darsi in nota, et non vadi a servir altri, sotto pena etc. Et per uno prete venuto da Pavia havia inteso che lui aldite la crida, che ditte zente non si conzi praecipue con venitiani, soto pena ai lhoro padri di esser tratati di rebelli, et come molti zenthilomeni, haveano soldo, erano andati dal ditto comissario a Caravazo. Or inteso questo per il collegio, fo scrito per le terre nostre dovesseno publichar niun nostro subdito si vadi a conzar con altri, sotto pena etc.
Da Brexa, di retori, di 14. Come in execution di lettere di la Signoria nostra, haveano convochà il suo conseglio et proposto di far li 300 provisionati, per uno mexe et mezo. Et di 99 citadini erano venuti, have solamente tre ballote di no, e fo posto etiam l'angaria di guastadori et schiopetieri.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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