Et sier Nicolò Foscarini electo proveditor col marchexe, tolse ozi in pregadi licentia da la Signoria. Li fo dato ducati 5000 portasse con lui, et si partì per andar a Mantoa a solicitar il marchexe. Menò con lui Alvise Barbafela secretario.
[1498 10 17]A dì 17 octubrio in colegio, vene Zuam Alberto da la Pigna dentro, et fo mandati tutti fuora chi non intrava nel consejo di X, per più reputation, et li fo leta la diliberation e risposta nostra, et datoli la copia. Qual andò a Ferara.
Fu ordinato a sier Zuam Paulo Gradenigo, era stà electo in campo sora i stratioti, dovesse ozi partirse et andar a Mantoa et usar etiam l'oficio dil pagador, el qual in questa sera partì, et verso Mantoa dal marchexe andoe.
[46] Di campo, lettere di 14, date a Villafrancha. Come havevano restituito a la madona di Forlì la preda fata, ma ben desideravano saper la intention di la Signoria cercha il tuor impresa nuova di Casentino. Et hano scripto a li Bajoni, erano zonti su quel di Rimano, si dovesseno lì retenir et non venir più oltra; et che Piero di Medici era partito per venir a la Signoria per una praticha havia. Vene etiam lettere di Ravena di 14, di provision fate etc.
Da Ferrara, dil vicedomino, di 14. Come justa i mandati havia notifichà al ducha come la Signoria nostra havia tolto il marchexe di Mantoa a gracia. Qual signor si la rise, et disse: "ne piace, tamen spem vultu simulat, proemit alta cordis dolores." Non dimandò la lettera di passo per la via di Graffignana per bon rispeto ancora; ma havia tenuto cussì, et era certissimo l'haveria; et di questo esso vicedomino fo laudato da tutto il collegio.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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