Di Castelfranco di sier Lodovico Baxadona podestà. Di certi rumori seguiti, e tuor di confini, come apar in ditte lettere.
Da Raspo di sier Nicolò da Canal. Di monition mandate a Montona, et come è necessario proveder a quel luogo.
Vene Zuam Alberto da la Pigna in colegio, et disse haver di Ferara dil suo signor, come havia [64] scrito a Fiorenza lui voleva esser quello acordaria queste differentie, et che aspettava la risposta, et che il ducha di Milam li havia scritto era contento di farlo judice, etc.
Vene Piero di Bibiena, et mostrò una lettera dil magnifico Piero di Medici: come nostri haverano certissimo quel passo di Casentino et potrano andar fin su le porte di Fiorenza.
È da saper si ritrovava in questa terra uno domino Davit, alias orator dil signor Ruberto di Sanseverino, qual era per nome dil signor Antonio Maria fo suo fiol, è con senesi, el qual si voleva aconzar con la Signoria nostra, et ogni zorno era driedo li cai dil consejo di X con li qual questo tratava.
Et hessendo ozi, a dì 26, pregadi reduto, vene queste lettere:
Da Milam di 24. El ducha era partido quel dì per Pavia, tramava più che mai di acordar il marchexe con lui come havia scrito; era zonto lì Zorzi Brognolo suo orator, et prima uno messo secreto di esso marchexe, et il ducha havia mandà Marchexin Stanga a Mantoa con do altri secretarii. Item, erano zonti ivi alcuni citadini di Parma, venuti per obstasi, dubitando di Rossi. Et che il ducha feva tutto il suo poter questa volta, et a Pavia faria 200 homini d'arme.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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