Da Brexa. Come el conte Bernardin resteria, et il resto cavalcheria justa i mandati. Di Orzinuovi, come domino Francesco Bernardin Visconte era a Sonzin, et zente duchesche sora Ojo.
Di Asola, di sier Piero Lombardo proveditor nostro. Si doleva quelli citadini a dover far 200 provisionati, quali perhò hanno ducati ... de intrada. Et venuto in collegio il suo ambasador, per il principe nostro li fo fato gran rebuffo, et che a questi tempi non doveano far cussì, e dimostravano haver pocha fede.
Di Otranto, di sier Piero Nani proveditor et governador nostro, date a dì 25 setembrio. Come il re don Fedrico havia fato comandamento non venisse robe dil suo regno a le terre di marina teniva la Signoria nostra; et che pagino dopio dacio di le terre nostre; et ha scrito questo al viceré, et a Leze a quel fra Lunardo di Prato; sichè mostrava mal animo.
Fo balotato di mandar de li danari di la Signoria nostra a Ravena al signor Antonio Maria di Ordelaphi per le spexe ducati 120 a conto di la sua provisione; et a Vincenzo di Naldo cao di parte di la Val di Lamon, era etiam a Ravena, ducati 50.
Vene l'orator di Urbim, et presentoe una lettera dil suo signor non da conto, et perhò pocho stete in colegio che fu expedito.
Vene l'orator di Faenza domino Job, qual [77] pregava per nome dil suo signor fusse mandà danari, e li ricomandava il stato, maxime partendosi il nostro campo et esser assa' minazato. Li fo risposto stesse di bona voja, né habi paura, et si daria le page.
Vene Malatesta messo dil signor Pandolfo di Rimano, exponendo come il suo signor havia habuto uno fiol, qual per esser fiol di questa illustrissima Signoria si rallegrava con quella.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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