Et fo posto parte per uno di consejeri, atento la lettera presa eri di mandar in Aste non era ancor stà expedita, perché si scriveva in zifra, che la fusse suspesa fino si expediva la materia di Franza, et doman si vengi li savii in pena di ducati 500 con le so opinion; a l'incontro fo posto per alcuni savii di colegio che l'andasse la dita lettera in Aste, et doman poi si dovesse venir a questo consejo con quello si havia, et fu preso di indusiar e non spazar la lettera.
Et se introe in la materia di risponder in Franza, e fo do opinion di savii dil collegio: una di concluder la dita lega, et l'altra, che non voleva francesi in Italia, messe quello dirò di soto. E la prima opinion voleva fusse risposto a li oratori nostri in questa forma: Quanto al primo capitolo, esser amici di amici et inimici di inimici; vol si dichi che niun presti favor a li inimici di cadauna di le parte. Al segondo, che procedendo il re di Franza in la guerra col re di romani, la Signoria sia ubligà romper al stado di Milan per divertir, se risponde: esser contenti con homini d'arme 1500 et 4000 fanti voria fusse sguizari, ma che tutti rompa unitamente, et li 4000 fanti fusseno provisionati o fanti italiani per non meter elemani con nostri, et che soa majestà habi etiam lanze 1500 et 6000 sguizari per far questo effecto. Tertio, da poi la publication di la liga, si el re di romani per ajutar il ducha di Milan rompesse a la Signoria nostra, el re cristianissimo sia ubligato ajutarne et difender il stato nostro con subsidii reali, et questo capitolo sia ben ampliado.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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