Et come el signor Carlo Orsino era venuto da lhoro a dirli: come era stà terminato col ducha la matina sequente levarsi per andar verso Popi, el qual locho voleno haver, ma prima bisognava tuor certi castelli di sopra per serar la via di soccorso venisse da Fiorenza; et perché voleano andar prima opugnar uno castello di là da Popi tra la pieve di San Stephano, dimandavano cavalari e fusseno messe le poste. Hanno ricevuto li ducati 3000, laudano molto Marco di Santi secretario et domino Paulo de Fuligno dotor, stato lì in la Verna, operatosi molto. Item, rechiedevano fanti per haverne di bisogno.
Et per l'altra di 11, data ivi, advisoe non haversi levato per caxon di cariazi zonti eri al tardi; si leverà la matina sequente. Mandono Zuam Paulo Manfron a oppugnar Mignano locho apresso la pieve di San Stephano et lo havé a pati, et il signor Bortolomeo d'Alviano andò a l'Asìno verso Popi, e non si volendo render l'hebe per forza, morti di lhoro 8 e feriti di nostri qualche uno, tra i qual esso signor Bortolomeo da uno passador in la faza, tamen non ha mal di pericolo. Et come la matina doveano andar alozar sotto Popi per tuor la comodità dil soccorso da Fiorenza; aspetano l'artilarie e chiedevano danari; haveano ricevuto do lettere nostre di 7 dito; si aspeta il fratello suo in ajuto di fiorentini con homini d'arme 50, et 150 dil padre; et come in campo tutto el dì veniva messi per spiar solo specie di parlar a esso domino Hannibal Bentivoy, el qual semenava col ducha di Urbim et Medici qualche zizania.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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