Di Nichosia vene do lettere di sier Ambruoso Contarini governador nostro, di 6 octubrio. Come havia, per uno gripo partito a dì 29 setembrio da Constantinopoli, in quelle aque atrovarsi tra fuste e brigantini 12, sotto diversi corsari turchi a danno universal, et vanno a la zornata dannificando l'Arzipielago, e come Camalì si trovava a Constantinopoli, molto si lamentava per el schierazo fo afondato per il nostro proveditor di l'armada apresso Metelim, et diceva zercha ciò alte parole; chi diceva il Turcho armava e chi no etc. Questo inverno si judichava esso Camalì non fusse per ussir, tamen, lui de lì faceva bone provision, benché la terra sia debile, et per la discrition si atrovava 600 homini da fatti, e con buon cuor, e marcheschi armadi con spade e targe, et alguni hanno curazine; voria polvere per non ne aver.
Et da poi disnar, hessendo pregadi suso, vene lettere di Zenoa dil secretario di 10 et 12. Come havia parlato a quel governador, qual havia ditto sarà sempre di la Signoria, si ben li convenisse, etc. La praticha è pur con l'orator fiorentino et Milan. Voriano zenoesi la quietation di le raxon ha fiorentini in Sarzana e Sarzanelo et certi danari, et essi fiorentini voriano lhoro danari da' zenoesi, et zenoesi li devederiano le vituarie a Pisa facendo quello voleno. Item, come ha de lì, Pisa habi a esser di fiorentini, per haver praticha dentro. Item, li sanseverineschi esser mal contenti dil ducha di Milan, per il refudar dil capetaneà ha fato il signor Galeazo per darlo a Mantoa.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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