Item, per un'altra lettera zercha danari a cambio ha trovato da uno Omelin citadino de lì, et harà li biscoti da domino Todaro di Fornari, qual è tutto dedito a la Signoria nostra e molto si racomanda.
Da Milan di l'orator, di 15. Manda lettere venute di Franza de li oratori in zifra, replichate, di 7. Item, el ducha haverli dimandato si havia auto risposta da Venetia; li ha risposto di no. De lì se diceva el conte di Cajazo veniva a Milan et il ducha [131] mandava in suo locho domino Antonio Maria Palavexino; et li cavali lizieri sono andati verso Fiorenza di ordine suo.
Da Roma di l'orator, di 13. Come de lì tutti parlava di la truffa havia fato il marchexe di Mantoa a la Signoria nostra, e ogniuno il biasemava. El papa ha dito la Signoria è privata d'un gran mato. Item, come ricevuto le lettere nostre in recomandation dil vescovo di Rossi di la abacia di San Spirito da Ravena, fue dal pontifice rechiedendola, el qual rispose haverla data al reverendissimo cardinal Michiel, et si lui voleva renonciarla saria contento; et parloe al ditto cardinal qual li disse haverla tolta per uno suo nepote fiol di sier Zorzi Foscarini. Tamen è da saper dita abacia, zoè il possesso, fo dato in questi zorni passati al cardinal Zen per haver brieve dil papa di questa, sichè tra lhoro partirano; et che il papa molto si maravegliava non haver lettere di Franza, tamen, sapeva el fiol ducha di Valenza per la Franza esser stà molto honorato con feste, balli, etc. Item, esser venuto lì uno domino Polidoro di Tyberti da Cesena con alcuni foraussiti da Rimano, et l'orator nostro parloe al papa in recomandation di le cosse di quel signor; qual li rispose esser venuto per altro.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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