Fo laudato de more dal principe nostro, et rimesso a referir in pregadi.
Vene l'orator di Monferà; qual parloe zercha le cosse dil conte Zorzi Zernovich, che lo ricomandava a la Signoria, mostrando lettere di questo dil signor Constantino. Li fo risposto li era stà fato gracia, et li poteva bastar.
Da Ravena, di 16. Come havia expedito le zente zonte de lì a li proveditori in campo, con ordine le mandino dove lhoro scriveno, etc. Item, l'aspetar di Lazaro Grasso, vien capitano di 2000 persone mandate lì per sier Nicolò Foscarini proveditor nostro a Verona, et altro nulla di conto.
Da Simone da Grummo bergamasco, stava qui et faceva li fati de' bentivoleschi, con una lettera habuta di campo di domino Hanibal Bentivoy, di 11, scusa il partir di le zente dil padre esser processo per non haver danari; et de li tre rimasti, zoè quel di Vicomarchà, el Summariva et el fiol di domino Tuzo, qualli voleno servir la nostra Signoria; et lui è rimasto con 100 homini d'arme; dimandava la paga sua ordinaria, laudava haver fato bella mostra, etc.
Da Roverè, di sier Nicolò da cha da Pexaro podestà, data a dì 16, zercha quella forteza. Et come de lì intorno si fazea mostra di elemani homini da fati, qualli stano preparati fino al comandamento dil re suo. Item, esser stato lì, di ordine di la Signoria nostra, Zuam Filippo vicecolateral a veder quella forteza et Castelbarco. Item, haver aviso da Trento, il re di romani haver fato pace con il re di Franza, et esso podestà per saper il tutto havia mandato uno suo homo in campo in Bergogna.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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