Pagina (198/1144)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Risposeno voler tegnir quel luoco per la signoria di Fiorenza; fu posti li falconeti sopra il monte da alto, el passavolante a la volta del ponte e de la porta, el cortaldo per lahi, solicitando. I falconeti per esser picoli facevano pocho effecto, el passavolante havea el buso impedito non si sapendo et non potè tirar, el cortaldo tirò tre bote una in terra et doe non feze molto danno, tamen nostri deliberono darli la bataglia. E maxime Gorlino che fu el primo, e con gram furia la fu data e durò pocho meno di hore tre, zoè bataglia simplice di mano, e posto le scale assai con saxi e con legni venivano rebatuti. Dentro li era zercha fanti 90 con uno contestabele corso che molto si ajutaveno, et li nostri franzosi se portarono molto ben, tenendo al continuo la bandiera sua in zima di una scala. Fo lì ferito tre bandirani. Alguni stratioti nostri, etiam si portono benissimo, maxime Megaducha e Jacomo Premandino; et a la fine vedendosi inimici strenzer la bataglia, tre volte alzorono la bandiera a segnal di acordo, et esso pagador da la sua banda mai li volse aceptar, perché volea tutti fosseno tagliati a pezi. Era con lui il capitano di le fanterie, qual si disse con comandamento dil governador da la banda di driedo, li aceptò a pati [136] salvo le persone solamente. Et come lui voleva far tagliar le mani a' schiopetieri e bombardieri, et non potè otegnir, dicendo che havendo data la fede non voleva venir a meno: esso pagador rispose Paulo Vitello etiam a nui promisse la fede, e poi feno tagliar le mano a ditti bombardieri nostri.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1144

   





Fiorenza Gorlino Megaducha Jacomo Premandino Paulo Vitello