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      Vene l'orator dil ducha di Urbim, qual richiese per nome dil signor suo fusse mandato a la impresa di Casentino el conte di Pitiano governador nostro et il signor Zuane di Gonzaga suo cugnato, di la fede dil qual ne facea bona relatione, vol fanti 6000 et danari. Li fo risposto per el principe, non esser da muover il conte di brexana, et dil signor Zuanne, eramo chiari horamai di la fede di gonzageschi; di fanti si facea tutavia et farìano ivi et li danari. Et è da saper che Piero di Bibiena secretario de' Medici non veniva cussì spesso in colegio, adeo dete assai di mormorar.
     
      Da Milan di l'orator, di 17. Come esso orator era stato col ducha, more solito, e con li altri oratori; et che il ducha si avea tirato da parte e disseli: "Mi meraveglio non habiate hauto risposta da la Signoria, et di novo vi dico io voria adatarmi con quella, etc."; et l'orator nostro li rispose: voria far federation, etc. Item, quanto a la cava di Ojo 'l ducha li disse haver auto lettere da domino Francesco Bernardin Visconte, come non feva danno, né non era contro li capitoli, né tolleva l'aqua di Ojo, ma faceva per ritenir alcune aque corsive per le possession di domino Gaspar Stanga, et pertanto volea levar la suspension. Et che esso orator havia pregato dovesse soprasieder a levar la suspension fino scrivesse a li rectori di Brexa che mandasse uno di soi a veder e tornasse la risposta. Et ancora fo leta una lettera di esso ducha di 8 al suo orator era qui, come esso ducha voria acordo con la Signoria, la qual [138] fo portata per Zuan Alberto et fo leta etiam in pregadi.


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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1144

   





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