Et hessendo essi proveditori dal ducha di Urbin, vene uno trombeta dal signor di Piombin qual volse parlar al ducha, Piero di Medici et Carlo Orsino, et se tirono da parte, et li parloe; poi Piero di Medici disse che ditto signor voleva parlarli non hessendo niun di essi proveditori presenti, et quelli risposeno non li parer di far: et come dimandava prima trieva per zorni quatro et che esse parte si potesseno parlar; ma ditti nostri proveditori non fono contenti, come ho scrito.
Di Marco di Sancti, di 17 da Castel Delzi. Avisa esser zonto de lì, e haver trovà li canoni e artilarie, le qual la matina le avierà verso il campo, et spera sarà di brieve.
[143] Da Ravena, iterum di 19 da sera. Di la mostra fata per Polidoro di Tyberti, et le manderà in campo, et altro nulla da conto.
Da Verona, di sier Nicolò Foscarini proveditor, di 20. Qual dimandava licentia. Et mandoe una lettera li havea scrito Hironimo da Monte da Mantoa; come non havia potuto haver se non ducati 4000 in tutto; el marchexe esser lì et non li dà più alcun danar, et che il star de lì è perder tempo, et voria licentia di vegnir a Verona. Item, come el marchexe mandava tre soi a Milan: el conte Zuam Piero di Gonzaga, domino Zorzi Brognolo et domino Jacomo Dadri. Item, de le nove de lì che se diceva del campo nostro in Casentino. Et è da saper come zà per il colegio nostro fo licentiato el dito sier Nicolò Foscarini che dovesse vegnir a ripatriar, et el prefato domino Hironimo da Monte etiam si partisse di Mantoa.
Dil capitano di le galie di Fiandra sier Jacomo Capelo, date in porto di Messina a dì 16 setembrio.
| |
I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
|
|
Urbin Piombin Piero Medici Carlo Orsino Piero Medici Marco Sancti Castel Delzi Da Ravena Polidoro Tyberti Verona Nicolò Foscarini Hironimo Monte Mantoa Verona Milan Zuam Piero Gonzaga Zorzi Brognolo Jacomo Dadri Casentino Nicolò Foscarini Hironimo Monte Mantoa Fiandra Jacomo Capelo Messina
|