Et abute ditte lettere, comparsi a la Signoria exponendo el bisogno havia quelli stratioti di haver capo, et come esso sier Vicenzo Valier poteva far l'oficio di proveditor e pagador; et cussì, consulente collegio, fo ordinato una lettera a Pisa a li proveditori, dovesseno al prefato sier Vicenzo comandar che facesse l'oficio di proveditor sopra i stratioti et pagador, et cussì il zorno driedo expedì la lettera per Piero Rizo corier.
Da Verona di sier Nicolò Foscarini proveditor, di 21. Haver mandato Hironimo da Monte a Mantoa per li danari, et nulla altro di conto.
Da poi disnar in questo zorno fo consejo di X con zonta, et judico fusse per le cosse di domino Marco da Martinengo nostro governador a Pisa, et per far provision di lui che assa' importava.
[1498 11 23]A dì 23 novembrio in colegio. Io Marin Sanudo, savio ai ordeni, hessendo stà mandato per il colegio a far la mostra di stratioti a Lio in quella matina, referiti et consegliai non far per la Signoria [147] nostra a tuorli, per esser tristissimi sì i cavali come i homeni.
Vene Zuam Alberto da la Pigna a solicitar si fazi risposta et il suo signor quella aspetar, per esser fiorentini, una volta risolti, vol far quello ha ditto, et no vol concluder senza saputa nostra.
Da Milan di l'orator, di 19. Come era venuto lì uno orator luchese chiamato domino Nicolò Tigrimi, venuto per dolersi al ducha de li danni fati a' luchesi per il campo di fiorentini.
Da Zenoa dil secretario, di 19. Come erano partiti do oratori zenoesi, destinati al re di Franza per dimandar a la regia majestà non lassi li sia dato impazo da misier Zuam Jacomo, nì astesani, né soportar li sia facto danno da' francesi, et a quello racomandarsi.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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