El qual monsignor di San Martin va publice come ho ditto, e sta come homo dil re e non messo di Milan; ma l'altro sta incognito e stravestito. Et che soa majestà havia hauto nova l'orator di Napoli esser zonto in Aste, et in presentia lhoro scrisse non dovesse venir più oltra, et disse:
Volemo che 'l vadi a star a Milan con el signor Lodovico." Item, dimandono li oratori nostri al re quando el fiol dil papa saria a la corte; rispose: "L'è nel Dolphinà in una terra dove è belle done e bon vin. Et quello sta a far bona ciera e danza; è stato 8 zorni lì, non sapemo quando porà esser qui"; quasi trazendosi piacer di lui coram omnibus, ridendo etc. Et che le trieve col re di romani sono fate per mexi 3. Li sguizari, è zente a piè forono licentiadi; le gente d'arme andono a li alozamenti, et la più parte de li capetani erano lì a la corte venuti, et il re di romani ha mandato a dimandar trieva per altri mexi tre, et la majestà regia di Franza mandava uno suo messo lì a veder con che pati vol questa trieva. Et poi disse soa majestà: "Havemo lettere dil Triulzi, come el marchese di Mantoa era ritornato soldato vostro." Et che Morgante corier doveva esser a dì 25 con queste lettere in collegio, et li promesseno darli quello ho scrito di sopra.
Da Ravena, di 22. Come havea expedì li 400 alemani verso il campo. Et haver aviso di proveditori, nostri voler tuor l'impresa di Galiada con quel conte di Sojano; et che havia nova le scolte di domino Jacomazo da Veniexia per alcuni fanti ussiti di Popi forono prese, et pocho manchò non seguisse eror grande; et che nostri voleano tuor uno castello ivi vicino.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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