Quella isola esser molto povera. Aricordava de li danari de la camera non si dovesse pagar il miedego ma dei feudali, come era il costume; non nominò il ducha in niuna cossa, e dimandò perdon si havesse fato, etc. Fo laudato.
[179] Di campo di proveditori date a Bibiena, a dì 2 a hore 9. Haveano ricevuto nostre lettere, et havia ordinà a sier Zuam Paulo Gradenigo andasse verso Galiada dal conte di Sojano per l'impresa di Bagno, etiam Vicenzo di Naldo, Zuam da Feltre et Ramazoto con fanti 800 in tuto; e scrito vadi li fanti di Romagna e li stratioti di Ravena veniva in campo, et doman ditto sier Zuam Paulo partiria. Et come quel Piero Donado da Ravena, che fo scrito dovesse far l'oficio di pagador, era partito; resta Zuam Filippo colateral; non voleva exercitar do officii. Eri vene il trombeta mandato a Prato Vechio per veder, etc.; et fo ritenuto uno dì da Chiriacho dal Borgo el qual non lo volse lassar partir, et come nostri si apresentò, comenzò a zonzer 200 cavali lizieri con Vitelozo Vitelli et tre bandiere de fanti 400 et Paulo Vitelli con homeni d'arme 120 partiti per quelli lochi circumvicini; dia vegnir fino al n.° di 200 homeni d'arme et altri 1000 fanti era con Chiriacho preditto provisionati; 600 si dicea aveva Fracasso et il conte Ranuzo qual tra Cortona si univa insieme. Et vene Jacomo di Nerli comisario fiorentino; portò soi danari per dar la paga, et li andoe uno trombeta di Piero di Medici a dirli si lassi parlar a suo cugnato Paulo Vitelli et Nerli; gli hano risposo esser contenti in campagna parlarli.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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