Tamen etiam torà brievi pontificii; dubita non sia stà el signor Prospero Colona a requisition dil cardinal Ascanio, qual smania di sentir le cosse di Franza. Item, era stato dal papa, qual molto si havia dolesto di questo; suspicha soa santità [186] siano stati homeni dil signor di Camerino; et haverli ditto haver da Liom il ducha di Valenza esser zonto ivi a dì 25 octubrio, e partiva subito per esser a corte dal re et era stà molto honorato. Item, che solum il papa e Valenza sano le pratiche con il re di Franza, quale son zercha il reame et il re con la Signoria, sichè do pratiche era in piè, et credeva la regia majestà non conferiva col papa la intelligentia havea con la Signoria nostra. Item, come l'orator di Napoli era restato in Savoia di ordine del re di Franza per le neve, etc., et che monsignor di Clarius havia otenuto dal re l'andasse ferialmente con cavali 10, et lui andava con 40 cavali publice. Item, el papa dubitava molto di la persona; stava con le solite guardie di provisionati 600, quali stanno in Borgo, si dice il re di Franza participa in pagarli. Item, che li fiorentini, sono a Roma, perdeno le parole et quel che gli è restato, dubitano di perder Arezo benché habino 10 oratori a Fiorenza, et perso che fussi Popi non poriano più. Si atende de lì ad haver scomesse poste a cinquanta per cento che diceno fino a Nadal fiorentini reharebeno la cità di Pisa, tamen par non siano per haverla.
Da Napoli, dil consolo, di 28 novembrio. Come a dì 25, hora bona, il re era partido per la Longela a veder cavali, poi Nolla et Aversa et seguirà il suo camino.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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