Item, mandoe una letera li havia scripto Placidio secretario di misier Zuam Jacomo di Aste, come il suo signor era tutto di la Signoria in anima et in corpo et si vederà l'efecto.
Da Lion di l'amico fidel, do letere. La prima, di 14 novembrio. Come a dì 29 octubrio fo l'ultima scrisse, advisa li campi esser disfati, et andate le zente a li alozamenti, era restato solum la guardaxon di le terre. Si crede seguirà la pace, et li elemani dil re di Franza tornati passò per Ginevra, dove era uno dil ducha di Milan qual asoldò quasi tutti li capi. Et come esso ducha facea gran praticha con li signori di la corte di Franza, intervenendo fiorentini, quali fano gran presenti, e tuti credeno fazino la spexe di Milano, et francesi erano avidi al dinar come el diavolo a le anime, et ivi sono fiorentini li primi di Fiorenza contrarii a Medici; hanno acordato il conte Lodovico da Fojam, era ostaso dil re vechio per il ducha di Milan, lo restituisse questo re con scudi 20 milia da esser dati in mexi 18 in tre page, et è stato piezo Cexaro Sauli zenoese qui in Lion, et resta hora a darli contanti scudi 15 milia; è conzo tutto il debito mediante la via et intercession di monsignor di Roam. Item, crede il papa sarà con fiorentini contra la Signoria, et il cardinal San Piero in Vincula crede tengi da lhoro. Il re aspeta il fio dil papa con gran jubilo, et è inamorà assai in la raina di Bertagna; et un franzoso che puol assai, ha dito i francesi son gran simulatori, non atende a le promesse et sono longi in le sue cosse, tamen li nostri oratori haveano dal re bona ciera.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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