Et le scriture si tenivano mal; ricordava si dovesse far, etiam fuora, li scrivani di 4 anni in 4 anni, come si fa in questa terra; et havia da Padoa mandato a la Signoria zercha ducati 10 milia. Laudò li ordeni fati per sier Baldisera Trivixam et sier Hirolomo Zorzi el cavalier, quando fono avogadori di fuora, li qual non erano observadi; ne havia fato alcuni, voria la confirmation di la Signoria: qual per avanti li mandoe. Item, haver usato desterità, bruto viso e boni fati; non ha fato vender niuna cossa di debitori de la camera; non habuto mai una hora di piacer; havia fato pagar decime al Cardinal Zen con boni modi. Laudò do soi rasonati Domenego di Alberti et Ulixes Palestina che sono li primi dil mondo. Item, haver fato resto con il clero a Padoa di lire 57 milia pagavano in 4 anni con una sopra coleta. Andoe a Vicenza dove fece molte provisione, et de lì tre scrivani sono in prexon de qui, vol andar in quarantia et expedirli. È stato a Verona ma non compite di veder; ha trovà gran cosse; esser stà spexo in spexe extraordinarie ducati 20 milia a l'anno, maxime in le monitiom; biasema li do scrivani in camera veronesi, zoè Otinello de Pedemontibus et quel di Vico per caxon non vol discompiaser a' veronesi per caxon di li officii che fano per lhoro consejo; voria ponerli uno scontro. Fo molto longo e tedioso, tamen gajardo, et da avogador vestito di veluto negro con barba per la morte di soa madre. Per el principe fo laudata l'opera sua, et li darà favor.
Da Lucera, vene una lettera data a dì 27 novembrio, latina, di do capitanii di sguizari chiamati Gaspar l'uno et l'altro Jacob.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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