Per la lettera di primo, solicita pur li danari, e per li tempi non era partite le fuste per Zenoa; è gran carestia: bisogna o dar le tanxe o una paga, o pisani dagino li strami a le zente d'arme, zoè di bando; tamen quella sera partirà le fuste, ma son pochi al bisogno. Et quella sera esser levati 70 francesi per non haver auto danari, li ha mandato drio, ma non hanno voluto ritornar; di le zurme di le galie sono amalati li do terzi. Item, hano ricevuto il brieve di Zacharia di Fieschi, per il qual hanno aviso se li manda tra Lucha e Zenoa ducati 17 milia, che alquanto li ha ralegrati. Per quella di tre, come li francesi non hanno voluto ritornar, e che a 25 a trato li fanti se partino non venendo danari; dubitano un zorno romagnir solli; perdono bellissima occasion perché il tutto se recupereria; et hanno inteso fiorentini meter in hordine el signor di Piombim per mandarlo a Pontadera. Et dite lettere vene per via di Ferara.
Da Milan, di l'orator, di 11. Come havia auto lettere di Franza per via di Monferà dal sig. Costantino, qual dice esser d'importantia, perhò subito le ha expedite, le qual erano in zifra.
Di Franza de li oratori, date a Bles a dì 21 novembrio. Come haveano inteso la regia majestà nel far di stadi haver dato angaria a li populi, zoè al [207] regno ducati 200 milia, quali dice basterà per l'impresa de Milan, computà li 100 milia ducati li darà la Signoria nostra. Et questo far di stadi è che il re fa veder al principio l'intrata sua e la spexa, e scansa molte spexe.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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