Quanto a le cosse di Spagna: quelli re hanno gran posanza; da si ha pocha intrada il re, zercha 120 milia ducati, et la raina di Castiglia ne ha 600 milia, et computà per lo alchavala, ch'è l'angaria di 10 per cento di quello intra et esse nel paexe; stimano molto il re di Ingaltera et fano gran caxo; spesso hanno avisi, el qual ha promesso la quarta fia dar in Ingaltera dove publica le noze, ma in Spagna si taze per voler maridar prima la mazor che ha anni 13, ch'è la terza fiola di loro alteze. Item, hanno intrada di decime dil clero scuode 100 milia ducati, e la Signoria nostra scuode solum 20 milia; hanno bona zente, quella dil re che tien a suo soldo quasi a modo italiane. Item, disse come stevano in amicitia con li altri potentati, come havia ditto in colegio. È in corte uno fiorentino richo chiamato Nicolò dal Nero. Il re chiamato Fernando ha anni 47, compirà a dì 10 marzo proximo, è di mediocre statura, aliegro, niun si parte da lui discontento; la rayna Isabetha è stà bella dona, fa il tutto, danno audentia sempre insieme come compagni. Il re senta alto, lei abasso, per comodità in risponder si cegnino uno a l'altro che respondino prima, parla il re, poi lei sapientissimamente. Quel re par sia uno Tito Vespisian, tanto è ben voluto; hanno zente di ordenanza homeni d'arme 2000; li danno 60 ducati per homo d'arme; il re è religioso e cattolico; voria tuor l'impresa contra Africha; in la soa corte non vol si porta spade; la raina à anni 48, dona di gran inzegno, natura di castigliana, bone parole, mali effeti, fa quel che li torna ben.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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