Item, havia licentià l'orator di re Fedrico e che tutti tramava contra de nui; et che la Signoria si schiva di servirlo di questa quantità, la qual bisogna per esser re nuovo, e che di qua avanti volea aldir tutti. Risposeno li oratori nostri per mitigarlo scriveriano a la Signoria; il re disse: "Scrivè a la Signoria e fè che habbi risposta presto" et lhoro tolseno termine 20 zorni; et che [238] monsignor di Arzenton, era lì, si racomandava a la Signoria, et che il re si dava piacer di caze; era re misero, siché dagandoli li ducati 100 milia si concluderia, altramente non si spera di haver altro paese; et per questo anno non vol far impresa.
Item, come Zuam Gobo corier dia esser a dì 20 qui a hora di colegio, hessendo, li haveano promesso habi l'avantazo; el qual zonse a nona et fo ordinato dargelo.
Ancora vene certi avisi di Franza abuti per la via di Monferrà di le cosse ut supra, et dil licentiar di quel di San Martin.
Da Bologna, di Antonio Vincivera secretario, di 15. Come non ha cosse di conto si non zanze, né scrive spesso per non haver corieri; et che 'l ducha di Milan dava fama a lui sta la pace et la guerra, e teniva lì poste per saper nuove dil Casentino; ha mandato a saper si fiorentini ha mandato li danari per la compagnia di domino Alexandro Bentivoy; et Francesco Nerli orator fiorentino, era lì a Bologna, è ritornato a Fiorenza, et da Fiorenza havia pochi avisi; pur, per uno frate di San Francesco ivi venuto, ha sono in gran odii né più pol durar quella terra per esser in discusione, et in consiglio non si pol otenir alcuna cossa buona, et per comandamento dil ducha fenzeno quello non he, zoè di star in amor tra lhoro.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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