Dil ditto di 14 in zifra. Come li homeni di Cresa, loco ch'è per Piero di Medici, havia hauto salvo conduto si havia dato a' inimici; concludeva esser forzo ritirarsi in driedo a Montalone, Monte Cornaro et altri lochi, et il ducha di Urbin esser ivi stato per consultar, et havia dicto esser 20 zorni che disse era necessario retrarsi per non haver vituarie; vol esser tenuto più presto di pusil animo che non consejar il bene di quel exercito. Questo loco di Cresa è vicino a Resina dove aloza Jacomazo, et lì à mandà fanti per più custodia di quel alozamento.
Et il ducha era di opinione di andar a [240] Savignano, Montalone e Monte Cornaro, lochi de' inimici presi con l'exercito, et lassar in Bibiena 1500 fanti et qualche cavalo lizier, et in questa tutti quasi i condutieri è concorsi. El signor Carlo Orsini non fo in consulto per esser andato a l'Averna, et il signor Bortolo a Marzano dove era la sua compagnia vicino a Cresa, che si havea dato a' nemici; qual poi ritornò havendo visto il suo alozamento non havesse qualche disturbo, et disse a lui, staria lì in Bibiena con 300 homeni d'arme et 3000 fanti, et vol perder la vita si perde nulla, terà tutto lo aquistato al despeto de inimici. El magnifico Juliano di Medici vol restar con esso Alviano; tamen, sarà carestia di vituarie; li cavali manzano formento; non era fanteria a suficientia, inimici s'ingrossano, hanno comandato uno homo per caxa, faranno qualche mal, tanto più quando intenderano l'opinion dil ducha di andar a le stanzie.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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