Di Marco di Santi, di 26 dal porto cesenadego. Come veniva a Ravena per danari: scrive zanze assai, et se teniva Bibiena, l'Averna e Chiusi. Item, di qua Montalone, Mignano et Monte Cornaro et haver scontrato Basilio da la Scuola, li ha ditto di alcuni lochi si havia ribelato zoè Pratiego e Chiussi, et fo un lungo discorso, etc.
Da Ravena, di 26. Do letere. Manda letere di campo abute da l'Averna da domino Paulo da Fuligno, di 22, molto longe. In conclusiom, come a dì 21 Paulo Vitelli era a la Pieve di S. Stephano con 1000 fanti et 600 cavalli, andò a Montalone dove era Carlo Orsini, nulla fece lì, rupe li molini, etiam andoe a Mignano et per il simile niente fece; et Maldonato spagnol et Malmignato contestabili erano lì alozati; si haveano portato virilmente. Item, mandoe una letera di Jacomazo. Et per un'altra letera pur di 26, avisa zercha questo, molto longa ma nulla da conto.
Di sier Jacomo Venier proveditor data a Ravena, a dì 26. Come domino Palmerio di Tyberti era ritornato a Cesena venuto di campo, li havia scrito haver persa la compagnia zoè esser disfata, dimanda di refarla, e haver danari.
Di Zuam Alberto da la Pigna. Una poliza [273] drezata a Zacharia di Freschi, secretario. Come l'orator di Milan havia abuto letere dil ducha suo, come el signor Antonio Maria di Sanseverino era venuto per acordarsi con la Signoria, et molte cosse zercha questo; aspectava risposta da Ferara, che di brieve saria qui.
In questo zorno fo consejo, et li savii si reduseno in colegio a consultar le cosse di Franza.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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