Item, Marco di Santi esser zonto lì per danari, et non havia scontrà el capitano dil devedo li portava in campo, qual ritornava doman a Rimano. Item, esser restato, come intendeva, l'Alviano a l'Averna con poche zente, manzano carne e bevono aqua, perhò sono amalati; et inimici haver roto el molino di Chiussi, e nostri dimandavano vituarie; et inimici haver comandato uno homo per caxa over per fuogo che porti vituarie in lhoro campo per 8 zorni, e questo per vegnir a tuor ditto monte di l'Averna. Item, esso signor Bortolo vol li soi homeni d'arme siano alozati su quel di Ravena, [274] et manda la copia di la letera di questa sustantia li scrisse ditto Julio, da Todi.
Da Ravena, dil podestà di 27. In consonantia ut supra di Marco di Santi, et di la venuta di quella zente di l'Alviano, quale erano stà cazate di quel di Urbino per haver hauto comandamento non li alozii, siché di continue zonzeva zente svalisate, et quella cità esser carga et vol mandar qui soi oratori. Item, manda una letera abuta da Jacomazo da Veniexia, che non hanno strame nì vituarie. Item, ha da Faenza la risposta di la letera dil signor Octavian di Manfredi, in risposta di una li havia scrito, data a dì 25, come fa come soldato di la excelsa signoria di Fiorenza e non di Forlì, et se non fosse soldato non faria alcun danno. Item, di novo ha preso 15 cariazi di domino Hanibal Bentivoy, che dil campo nostro li mandava a Bologna.
Di Jacomazo di Veniexia de 25 da Pratelli al podestà di Ravena. Come era lì questi condutieri Bentivoy, Carpi et il Bentivoy, et che il Manfron era andato a trovar alozamento; haveano terminà restar solo con uno cavalo per uno et il resto mandar a li alozamenti.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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