Avisa di certi ragusei retenuti per lui, facea contrabando, et ditta lettera fo mandata a li proveditori dil sal per esser suo officio.
Di Ruigo, di sier Marin Zustignam podestà et [281] capitano. Cercha quel Paiello contestabile visentino. E come el dì de Nadal fece certe raxom di quelli provisionati erano lì insolenti, qualli rupeno poi la prexon e tolseno 12 visentini fuora per forza, et altri erano per varii casi scampono: dimanda haver autorità di poter darli taja, saprà ben qualli sarano.
Vene l'orator dil signor di Faenza, dicendo el suo signor sta lì, si racomandava a la Signoria nostra, pregando li provedesse zercha quelli danni abuti per Otavian di Manfredi et la madona di Forlì; solicita sia mandato presidio a Brisegela; et il principe rispose si scriveria a Forlì, et Dario da l'Aquila contestabile nostro esser zà partito et zonto lì a Brisegele, siché non dubitasse.
Da poi disnar fo gran consejo et collegio. Et vene Piero di Bibiena e dete una letera di Juliano di Medici di 24, da Bibiena a lui drezata, la qual era stà trata di zifra. Prima, come quasi era rimasto sincier di la febre quartana, e che quelle cosse andavano mal per la pusilanimità di la nostra zente; ivi esser li alemani, et Pin da Bergamo è col signor Carlo in Montalone, qual mai si vuol partir. Item, haver mandato li alemani a l'Averna come l'Alviano dimandava; et havia protestato al ducha, che se fra quatro zorni non venia li 2000 homeni dil ducha, l'Averna è persa; vol la Signoria provedi a l'Averna, tamen el ducha sperava l'Averna si tegneria.
| |
I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
|
|
Ruigo Marin Zustignam Paiello Nadal Faenza Signoria Otavian Manfredi Forlì Brisegela Forlì Dario Aquila Brisegele Piero Bibiena Juliano Medici Bibiena Pin Bergamo Carlo Montalone Averna Alviano Averna Signoria Averna Averna
|