Item, esser lì tutti li alemani, et niun esser partito; havia fato comandamento a li veronesi et visentini andasseno a l'Averna. Item, ivi esser rimasto Lodovico da Vilmerchà con 4 cavali; suo fratello con il resto era andato a Castel Delze con Jacomazo; et che alemani voleano danari usando qualche importunità; li tenia con bone parole; etiam esser restati 200 stratioti quali quel zorno haviano corso a Popi, fono a le man con alcuni balestrieri e fanti milanesi, et Frachasso era lì, qual a son di campane ussite fuora in arme per socorso de' soi, quali tutti si convene ritrarse. Di quelli, nostri stratioti ne amazoe molti, et de' stratioti fu morto uno, et fo ferito 4 balestrieri a cavalo de' inimici et 12 fanti presoni, tra i qual uno cao di squadra dil ducha di Milan. Item, come nostri a Bibiena atendevano far bastioni e conzar il borgo, e li condutieri dil ducha tutti si fatichava; non haveano biava per dar a li cavali, ma consumavano formento, et lui proveditor volea andar a l'Averna per proveder a quelle cosse; et che Marco da Rimano et Dimitri Albanese partino de lì con soa licentia. Et manda una letera abuta da Astor Bajom di 20 a Castel Delze, per la qual si scusava dil suo partir, etc.
Dil dito proveditor, data a Bibiena, a dì 13 hore 13, pur in zifra. Come havia ricevuto nostre lettere zercha l'abocarsi insieme con il comissario fiorentino siando etiam el milanese, e lui farà quanto li è scrito. Confessa lui esser stà quello non haver voluto il mag.° Piero parli senza uno di proveditori nostri; dubita di l'Averna; dice esser con il Vitelli fanti comandati 1500. Item, nostri non haver a l'Averna vituarie, et si lui non fusse lì, el ducha saria partito.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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