Et in la letera di Placidio sine aliqua diei vel loci vel nomine scrivea haver inteso da uno secretario regio la Signoria solicitava il re di Franza contra Milan; li ha risposto vol haver la sua amicitia, et contra Milan non vol haver zente, ma vol danari. Item, non ha acetà partito dil re Fedrico nì del ducha di Milan che li fu porto, et li nostri oratori pregoe il re aspeti risposta di la Signoria, et il re li ha dito non voler aspetar e procurerà la cosse sue; ha dato termine a ditti oratori zorni 20, et il re non si fida, pur aspetarà zorni 20.
Da Casal, dil signor Costantino, di 27, drezata al suo orator qui, la qual mandoe a comunichar. Come avisa el ducha di Milan haver streta praticha con Franza, e procura molto; li oferisse di novo Genoa col zenoese e mandarà suo fiol per obstaso in Aste o in Savoja fino el farà, etc. Item, ha di misier Ianino suo orator in Franza, de' coloqui abuti col re zercha li oratori nostri, et il ducha dice li offerisse terre e danari, e che insieme col re di romani tutti tre rompino al stado di la Signoria nostra, et che il re dicea steva a petition de' venitiani a prender partito, et questo havia per letere di 18 da la corte. Aricorda la Signoria non guardi a picola cossa, et sia contenta acordarsi con il re di Franza, et non li placea le pratiche andavano a torno, et feva per la Signoria far la liga, volendo il stabilimento dil suo stado et augumento di stato.
Da Treviso. In materia di bote per l'arsenal, per il bisogno di le nave.
Da Vicenza.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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