El ducha di Milan havia mandato de lì a far comandamento non li lassi passar più niuna sua zente, vien di Toschana in Lombardia, et cussì è stà exeguito.
[1499 01 06]A dì 6 zener fo il zorno di la epiphania. El principe fo con li oratori in chiesia et udite messa, poi si reduse la Signoria et li savii in collegio a lezer le lettere e consultar qualcossa.
Di Bibiena di sier Piero Marzello, di ultimo, tenuta fin a dì 1.° Come era venuto lì l'Alviano, e consultato col ducha e Juliano de Medici zercha mandar altri fanti a l'Averna, quali sono amalati per li desasi patiano, et voria alemani; non fu posibile farli andar, et che li dicti con li stratioti faceano di gran mali in quella terra. Item, inimici dieno andar a Mignano; lhoro a Bibiena atendeano a far repari [305] e bastioni. Item, esser tornati do presoni nostri, stati a Fiorenza, dicono esser stà esaminati da li diece separati l'uno di l'altro; li hanno dimandà dil nostro campo e de le intelligentie; li hanno risposto reservato; et era stà retenuto lì il cavalier Orsini nepote di l'Alviano, Zuam Corado et Baldisera da Siena da l'Ochio, qual fu preso in Monte Cornaro di la compagnia di Carlo Orsini. A questi voleno dar taja ducati 1000; et a li do venuti lì hanno dà sacramento non andarli contra in questa guerra; et dicono prenderà il ducha et il proveditor e li darano taja; et inimici doveano venir a Mignano, hanno 2 canoni et 4 colobrine. Item, aver ricevuto lettere nostre zercha il refar la compagnia di l'Alviano, qual ha auto danno di 40 homeni d'arme senza li cariazi; li mostrò la lettera a ditto signor Bortolo, et mostrò haver gran piacer.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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