Mandoe etiam una lettera li mandoe il signor Carlo Orsini, de primo, laudandolo; dimanda socorso, e lui proveditor si ha offerto andar a portar vituarie a [306] l'Averna per una volta, ma Piero di Medici li par confuso, et intende inimici non esser molto potenti, perhò vol socorerlo. Item, esser venuto lì uno misier Dolze comisario general dil ducha di Urbim con el qual consultava, ma Piero a nulla provedeva.
Ancora Marco di Santi scrisse di 2 a la Signoria da Castel Delze. Come era zonto lì con 4000 ducati, et Astor Bajom havia promesso ducati 400 a uno altro e 200 a Jacomazo, e 100 al Manfrom nostro havia voluto dar; scrisse molte cosse. E haver menato Basilio da la Scuola, era lì con lui, da Rimano; ha comprato certe cosse per ducati 5; vol far fuogi per spaurir inimici, et che con la scorta anderà a Bibiena a portar danari e manderà la paga a quelli di Monte Cornaro. Et questo Marco fu laudato in collegio, et meo judicio feva assai più che li convegniva, zoè dar danari etc., hessendo il proveditor nostro ivi.
Da Ravena dil podestà, di 4. Come era venuto uno messo dil signor di Faenza, con letere dil signor e dil castelam, pregando la Signoria fazi provisiom a le cosse soe contra quella madona di Forlì. Et haver scrito a Fiorenza dolendosi dil signor Octaviam suo cuxim; et che dito podestà li ha risposto esso signor havia zente lì pagate per la Signoria nostra, con le qual poteva etiam lui far danno a ditta madona. Item, come dava 25 guastatori al proveditor Venier per li arbori.
| |
I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
|
|
Carlo Orsini Averna Piero Medici Dolze Urbim Piero Marco Santi Signoria Castel Delze Astor Bajom Jacomazo Manfrom Basilio Scuola Rimano Bibiena Monte Cornaro Marco Ravena Faenza Signoria Forlì Fiorenza Octaviam Signoria Venier
|