Item, che quel de Ligona, nominato di sopra, fo quello zerchoe di conzar il marchexe di Mantoa con re Carlo, et quel domino Paleno sopradito fo molto dil ducha vecchio e ha ora assai bon loco, e al tempo di Novara vene in campo da li proveditori orator a oferir questo stato per nome dil suo signor. Item, dice in Franza esser uno per il ducha di Milan che offerisse danari al re, et il ducha haver lì in Savoia el gran canzeliere e il tesorier soi amici, et in Franza à monsignor di Roan et di Miolans. Item, etiam ha monsignor el Bastardo ch'è lì a Turin suo amicissimo, et che l'acordo di la Signoria con il re li oratori nostri andava tepidamente. Item, che quella corte di Savoja si metea in hordine, perché a mezo zener quel ducha volea andar a Zenevre a far carlevar lì. Et perché ditta lettera era di gran importantia, fo dato sacramento per li cai a tutti di collegio.
Di Pera di sier Andrea Griti, di 9 novembrio a Zacharia di Freschi. Come quel Farisbech sanzacho di Scutari havia mandato uno a la Porta con la lettera li scrisse la Signoria translata in turchesco, e à conzo ogni cossa. Item, dil mandar l'orator al soldam va per terra fino a Satalia, poi per il golfo di la Giaza per mar, e dismonterà a le marine di Tripoli, va per li garbugii sono là. Item, di l'armata come scrisse, non pol dir altro, se non con desiderio grandissimo aspetava l'orator nostro.
Da poi disnar il collegio si redusse. Et aldido Zuam Filippo Aureliano di le cosse di Casentino, et la caxon le zente si doleva non haver auto danari di le page, tamen le page esser stà mandate, or li fo ordinà tornasse a Castel Delze.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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