Et era ditto, il re di Franza farà pace col re di romani, et non con il [326] ducha di Milan. Et esser nova l'archiduchessa di Bergogna haver parturito una puta, et è da saper prima have un puto, siché questa saria la segonda.
Da Udene di sier Domenego Bollani luogotenente di 7. Mandoe una lettera abuta da misier Virginio capitano di Gorizia, data ivi a dì 5. Come hessendo manchato uno beneficio di quella pieve, el conte Lodovico suo signor l'havia dato a uno fiol di esso misier Virginio, et che el cardinal Grimani patriarcha di Aquileja, dicendo è soto la sua diocese, l'havia conferito a uno fiorentino suo familiar, per tanto pregava la Signoria volesse far che suo fiol l'havesse, per esser jus patronatus dil conte, da chi lo havia auto. Et per collegio, per esser dito capitano molto nostro, fo scrito una lettera al ditto cardinal, era tunc a Cividal di Austria, che volesse confirmar questo fiol dil conte perché faria cossa a grata a la Signoria nostra: el qual fu contentissimo et ge lo dete.
Da Ravena dil podestà, di 8, venute ozi da poi disnar hessendo pregadi reduto. Come havia lettere dal castelan di Castelnovo, come inimici di Val di Bagno e Gagliada haveano posto hordine di far una coraria in la pigneda di Cervia dove sono molti animali reduti, et era capo Achiles di Tyberti; et che lui podestà havia fato queste provision, scrito a sier Piero Bondimier podestà di Zervia stagi preparato, qual havia forsi 300 cavalli de lì, et per quella note venendo inimici si potrà difender, et de lì comandar le guardie, et esser partito di Ravena domino Alvise Valaresso et Colla da Veniexia condutieri nostre con alcune compagnie per socorer nostri di Zervia.
| |
I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
|
|
Franza Milan Bergogna Udene Domenego Bollani Virginio Gorizia Lodovico Virginio Grimani Aquileja Signoria Cividal Austria Signoria Ravena Castelnovo Val Bagno Gagliada Cervia Achiles Tyberti Piero Bondimier Zervia Ravena Alvise Valaresso Veniexia Zervia
|