Et concluse che bisognando el suo signor veria qui. Et per il principe li fo risposto dolze parole, et che a hora si vedrà etiam la bona disposition nostra. Poi l'orator disse arìa a caro che di queste pratiche li fusse comunichato, oferendosi, etc., tamen non li fo fato altra risposta, perché non si voleva haver intrinsicheza con esso ducha, per non dar suspeto al re di Franza et per altro.
Da Milan di l'orator di 8. Come eri a hore 13 di note ricevete lettere nostre di 4, con una andava al ducha dil orator suo, e benché fusse l'hora incomoda, pur la mandò dal signor per el suo secretario. Qual leta, il ducha con gran piacer la mostrò al ditto secretario dicendo: referissi a l'orator che per esser questa hora non voglio esser con lui, ma doman sì, e mostrò haver gran piacer; et disse manderò doman per lui; cussì la matina fece. Et andato esso orator in castello, era con il ducha el cardinal, l'orator di Ferrara, misier Galeazo di Sanseverino et alcuni primi secretarii, et il ducha mostrò gran piacer di la deliberation di mandar Zacaria a Ferrara per adatar la materia di Pisa, et era contento per poter continuar in l'amicizia, et esser bon fiol di la Signoria nostra, et havia scrito a Ferrara che 'l ducha venisse in questa terra, et di questo fè fede l'orator ferarese, poi disse havia fiorentini haver scrito a l'orator lhoro, è a Ferrara, che venendo il ducha qui, lui stesse 5 zorni e poi si partisse de lì, et esso ducha havia scrito non si movesse, et volendo la Signoria lui in persona vegneria qui, e vol far intender a' fiorentini si moverano l'orator di Ferrara lui moverà le sue zente dal lhoro ajuto, per dimostrar a tutto il mondo quello è in amor con la Signoria; e vol mandar uno di soi principali oratori qui, o venendo il ducha di Ferrara o stagando a Ferrara, per coadiuvar questo acordo, perché non intendea ad altro fin che a queste cosse si prendino acordo, havendo come sempre auto riguardo a l'honor di la Signoria et utele di quella per le spexe fate, né desidera altro che la conservatiom dil stato suo; et cussì hessendo unidi questi do stati si duplicerà le forze; et voria [328] la Signoria comunichasse le occorentie insieme per l'orator suo, è qui.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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