E questo il pontifice stima; fa più careze dil solito a il cardinal Ascanio e stano in coloquio insieme. Item, esser lettere da Lion de 29 dil passado, che mia 300 lonzi di la corte, eri sera fo ditto el cardinal Vincula esser morto. Da Fiorenza si ha aveano expedito lo episcopo di Voltera per Milan a dimandar socorso, altramente farìano; et Vitelli menano imperiosamente; si dubita di capi di factione in loco di frate Hironimo, e si dice monsignor di Obignì dia vegnir in Italia capitano di la Chiesia; el cardinal Borgia non ritornò a Viterbo, e si fusse ritornato seguiva qualche pericolo, nulla seguite. Item, mandoe il brieve per fra Raphel.
Del ditto orator di 11. Come erano zonte lettere di Franza pel papa et cardinali San Dyonise et Orsino, di l'intrata honorevole dil fiol dil papa in Sinon a dì 21 dezembrio, dove era la corte. Il papa sta con desiderio sentir l'acordo dil re con la Signoria nostra; fiorentini voria Pisa fusse messa in deposito in le man dil re, et per questo il re non disconpiacerà venitiani, imo li vol dar parte dil stato dil ducha di Milan, zoè di Ada in qua, e crede seguirà, e dil [344] reame tanto farà quanto il papa vorà: el qual papa jubila. Et eri il papa comunichò dita intrata con li cardinali, e non disse la praticha di la Signoria, ma disse Maximiano sperava si adateria con il re a conzar le cosse di Milano; restò col cardinal Orsino, et parlono zercha il concluder di la praticha dil re con la Signoria; et scrisseno al ducha di Valentinoes suo fiol et Zuam Zordam Orsini soliciti la fin et non vadi a Pisa; et par sapi di 150 homeni d'arme et 4000 fanti vol il re li dagi la Signoria a l'impresa di Milam.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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