Vene l'orator di Napoli in materia de li grani fono tolti per sier Andrea Loredam capitano di le nave, su la nave di maistro Menoli che fu presa, quali erano di suo fratello; et zà per la Signoria fo scrito a Saracosa li fossero resi, qual il consolo rispondeva non haver grani di raxon di la Signoria: fo ordinato aldir el dito sier Andrea Loredam, et che venisse la matina in collegio.
Item, fo parlato di certo merchado voleva far sier Alvixe Contarini q. sier Ferigo con li proveditori a le biave, di biscoti; et perché il tempo era longo non piaque al collegio, et li savii ai ordeni stete dentro.
Da Ferara di Zacharia di Freschi, di 16. Di coloqui abuti con Zuam Alberto et Zuam Lucha primo homo apresso il ducha, lo qual li ha dito: si la [347] Signoria havesse mandà il compromesso, il ducha haria zà expedito, et farà ogni caution di far quello ha ditto, et il ducha de Milan solicita et importuna per pacificar Italia. Et inteso tal lettera, li savii fono contenti non haver dato la licentia.
Da Roverè di sier Nicolò da cha da Pexaro, podestà, di 17. Come a hore 20 havia auto nova agnelini e sguizari di la liga grisa si haviano reduti apresso Bolzam, et fato coraria et corso mia 7 apresso Maram e fato gram crudeltà e fato prede e vastar il paese, et todeschi dicono esser stà causa questi habino fato questa movesta di haver corso su quel dil conte di Maza. Et il capitano di Trento era ritornato in Trento, stato dal re di romani facea meter in hordine tutte le sue forteze e facea preparation di zente che stagino con le arme in hordine.
| |
I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
|
|
Napoli Andrea Loredam Menoli Signoria Saracosa Signoria Andrea Loredam Alvixe Contarini Ferigo Ferara Zacharia Freschi Zuam Alberto Zuam Lucha Signoria Milan Italia Roverè Nicolò Pexaro Bolzam Maram Maza Trento Trento
|