Zuam Paulo Bajom è andato a Perosa a far fanti; el conte Checho dava danari per haver fanti, et ha lettere di nostri condutieri di Galiada li scrive haver bisogno di danari. El ducha ha scrito al conte Antonio vadi a Urbin, e mandoe la poliza di le munition et 90 some di grano mandato verso l'Averna; et che li conti di le monitiom non si potrà veder si sono mal manizati etc. Et per la lettera di 17 avisa il suo partir per Ravena, e Marco di Santi per Vergareto.
Di Spagna, di sier Zuam Badoer dotor orator nostro, date a dì 20 octubrio, tamen vol dir decembrio, in Ochagna. Come a dì 25 octubrio da Barzelona scrisse a la Signoria nostra, et a dì 16 arivà a Saragossa, a dì 3 di quel mexe di dezembrio in Ochagna. [352] Li vene contra l'orator di Napoli e quel di Milan; la raina era amalata per una streta di peto, et le regie alteze si mandò a scusar a caxom di tempi non haver mandato a honorarlo, et a dì 8 li deteno audientia. Mandolo a levar di caxa per tre episopi, do conti e molti cavalieri et benigne lo ricevete; li presentò le lettere di credenza et post verba generalia hinc inde dicta mandono tutti fuora et restò lhoro alteze, e il capelan di la raina per interprete. Ringracioe la Signoria di le oferte, et voleno continuar in la bona amicitia, e credevano dil dolor havia auto la Signoria di la morte dil principe suo fiol e princessa; si excusono non haverlo honorato per la qualità di tempi; li dimandono si havia scontrà sier Domenego Trivixam, rispose di no e credea sia andato per Franza, et il re disse harà bona compagnia perché 'l re à fato paxe con la Signoria, et lui orator disse non saper nulla, et il re disse ben lo sapemo nui.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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