Et fo dito tal cossa al principe, el qual have molto a mal, et mandò questa matina per il comandador, et io era presente. Soa serenità li fè un gram rebuffo e li fè tuor la bereta di testa rossa, et lo privoe di comandador a exempio di altri non publicasse tal cosse.
Et hessendo reduto el consejo di X, vene le infrascrite lettere:
Da Castel Delze di sier Jacomo Venier, di 18. Come Marco di Santi, zonto a Vergareto per andar a l'Averna, si scontrò in li nimici, adeo fu preso con ducati zercha 2000 havia con lui, e le lettere di la Signoria portava e le zifre havia adosso e lettere portava di la Signoria a l'Alviano et signor Carlo Orsino et al duca di Urbim, ma più caso era di danari e di la zifra. Lauda molto Ramazoto, el qual fece capo e si difese virilmente, et prese uno capo nimicho videlicet el signor Leporeto, e pocho manchò non fosse preso Vitelozo Vitelli, Chiriacho dal Borgo e il conte Checho quali erano a piedi; Frachasso e li altri a cavallo erano contra Montalone e l'Averna aziò nostri non venisse.
Da Milan di l'orator, di 16. Come quel zorno domino Marchexin Stanga era venuto da lui a dirli che il signor ducha havìa auto lettere di Fiorenza, che fiorentini erano contenti venendo il ducha a Veniexia di far restar a Ferara quel lhoro orator etc. Item, pregava la Signoria nostra mandasse sier Domenego Pixani suo successor electo.
Da Ferara di Zacharia di Freschi secretario, di 20. Che havìa ricevute lettere nostre, et havìa mandato per Zuam Alberto a dir ha da parlar col ducha.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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