Monsignor di Clarius aragonese, a requisition di dito ducha, è stà mandà via di la corte; el cardinal Roam è tutto di esso ducha; et il re ha dimandà: avete abuto risposta da la Signoria? et essi oratori risposeno: non ancora e la caxon era per queste feste, et il re disse per l'amor porto a la Signoria vostra voglio aspetar che vengi la risposta; et cussì l'aspetano.
Introe li cai di X, et fo divulgato el marchexe di Mantoa voleva ritornar con la Signoria vedendo haver fato mal et dal ducha di Milan non li era stà ateso; per tanto si dice esser qui a San Zorzi frate Hironimo heremita, qual offerisse Mantoa e forteze in man di la Signoria; sono materie di cai di X. Bene vero era venuto suo fratello signor Zuane et alozava a San Zorzi, qual vene a la Signoria come dirò. Poi disnar fo gran consejo.
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A dì 26 zener in collegio. Vene l'orator di Urbin, et post multa verba concluse saria buono el ducha si levasse di Bibiena, non potendo socorerlo di vituarie; et come havia lettere di 21 di esso ducha. Et il principe rispose si farà provision, et esser stà mandato danari, aràno vituarie, et di la provisiom fu presa di far 3000 provisionati, in pregadi.
Vene uno secretario novo di Bologna; exponendo tre cosse. La prima che havendo retenuti la madona di Forlì cariazi di domino Hanibal, quello la Signoria li pareva facesse; secundo fusse dato li alozamenti a le zente per poter a tempo nuovo esser in hordine; tercio che li homini d'arme di misier Zuane Bentivoy, che si partivano di campo senza licentia, fusseno puniti per non esser soa intention.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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