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      [1499 01 27]A dì 27 zener in collegio. Vene l'orator di Milan et comunichò una lettera dil signor suo de 24 in risposta di quello li scrisse, di la comunication fece el principe di le cosse di Ferara; et che havia inteso li do capitoli di la dificultà, zoè di la justicia e de' Medici, et non avisandolo di altri zercherà intenderli, che crede sia più dificultà, et non mancherà mai da lui, et vol star a una fortuna con la Signoria nostra. Et come havia mandato uno Paulo Bilia suo primo camerier a Ferara, a esser con quel signor, et mostrava non saper nulla; tamen è da considerar dal suocero suo ducha di Ferara sapesse il tutto. Et per il principe li fo risposto, li piace questa bona volontà dil ducha, et si vederà la risposta farano fiorentini.
     
      Da Milan lettere di l'orator, di 24. Come el ducha havia fato comandamento a li homeni d'arme e contestabeli stagino in hordine, et ha fornito do soi castelli Mortara e Bobio per dubito de' francesi, et si diceva mandava 200 homeni d'arme a Novara.
     
      Vene il signor Zuane di Gonzaga fratello dil marchese di Mantoa, per il qual per el principe sier [371] Faustin Barbo et io Marin Sanudo savii ai ordeni fono mandati a levarlo a San Zorzi, et vene publice in collegio; et sentato apresso il principe, disse come lui havia fede granda a questo stato e voleva esser servo et dimandava la sua conduta; et li fo risposo per el principe come ringratiava di la bona voluntà havia, ma biasemava ben il fratello, et che la cossa sua è frescha, qual non doveva far quello fece a questa Signoria; et quanto a la conduta si consejeria.


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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1144

   





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