Da Turim dil secretario, di 18 et 20. Come a dì 17 vene lì el cardinal Curzense, vien di Franza a Roma, aspetava lì certa risposta de uno beneficio, qual abuta si partirà, et era andato a visitarlo per nome di la Signoria etc. Et in la lettera di 22: come havia di Aste, Lorenzo d'Orpheo era stato da misier Zuam Jacomo. Item, el ducha di Savoia partiva sabato a dì 27; l'orator dil papa lo siegue, et quel di Milano è amalato. Et mandoe una lettera scrita per domino Alexandro Malabaila di 22 da Nantes: scrive de l'intrata del re a dì 7 do hore avanti dì, prima li cardinali e baroni, e la raina volea venirli contra, il re non volse si movesse di camera, era conza con pani di brochà d'oro benissimo, et monsignor di Albi in capella da poi disse messa e sposoe il re e la raina, et in do note il re fè vinti volte gran piacer. E cussì fo leto in pregadi.
[376] Da Sibinico di sier Andrea Zanchani orator, di 9, 10 et 13. Prima zercha la incursion fata per turchi volse information. Et come sier Arseni Diedo conte, qual molto laudoe, havia mandà lettere al sanzacho, qual era molto lontan, et il messo era andà per mar a dismontar a Ragusi e poi de lì va per terra et ancora non era venuta risposta. Et che quelli turchi e martalossi sempre fa qualche danno; e come era bisogno vi fusse più stratioti a custodia di Sebenico; et quel Nicolò Bochali capo di stratioti è corpulente, et voria fusse altro capo, perché ditto Nicolò non si pol operar, et ha 12 famegli in caxa quali scrive esser stratioti, etiam altri stratioti lì hanno moier.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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