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      Che da poi le vendede scrisse, si continua li bazari, e farano per la inchiesta quello vi scrissi prima sarà, e cussì aferma, solicita di far, et non son questa instade per levarme de qui, sì grande occasion non me impedise; si vol solicitar al bisogno e conforta presto: voleva dir se continuava di far l'armata, et de qui fusse fato armata e provisione, solicitando non si stesse aspetar.
     
      Da Modon di sier Nicolò da cha da Pexaro proveditor di l'armata, di 26 novembrio. Come havia auto nova di l'armata si facea a Costantinopoli, per lettere di Syo di Zuam di Tabia consolo nostro, et etiam per la via di Rodi; et che sier Marin Barbo sopracomito li havia ditto el gran maistro molto dubitava, à mandato a tuor 4 nave in Franza grande, et à mandà 3 barze una galia e uno galion in Arzipielago a tuor vituarie. Item, fa artilarie et à mandà a far comandamento a tutti i frati di la religion sia de lì per tutto marzo, soto pena di perder li lhoro beneficii: el qual soracomito era stato a Rodi e trovò do fuste di Caplici corsaro turco, et va seguendo il successo etc.
     
      Da Corfù dil ditto proveditor, di 8 et 13. Prima manda uno capitolo di la nova di la morte dil soldam e fioli di Zuam cerchasso; et come havia l'armata facea il Turco non esser da conto, ma farà 30 velle qual ussirà per netar i corsari. Et poi per la lettera di 13 avisa le nuove ha di l'armata, per [380] lettere di Costantinopoli di 9, che si facea certo, perhò dimanda li arbori di galie rechiesti, et di biscoto esser lì miera 300 fra formento e biscoti, a Modom 60 miera, a Lepanto 25 miera.


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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1144

   





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