Di sier Zuam Paulo Gradenigo, di 27, da Ravena. Come la sua febre si butava in quartana, e pregava li fusse dato licentia di vegnir qui; et cussì per collegio li fo data venisse a suo piacer. Item, scrisse che la Signoria mandava a far fanti in Romagna, et advisava come quelli si farano non valerano nulla.
Vene el conte Alvixe Avogaro condutier nostro, alozato sul Polesene, et si oferse far 500 provisionati in Val Trompia.
Item, fo balotà ducati 180 per dar a Hironimo Figim portò li manzi di Milan, juxta il consueto, et si parti a questo modo, 150 a lui et ducati 10 per uno a quelli li menoe, et cussì venuto in collegio a tuor licentia per partirsi, li fo dato la lettera ringraciatoria, et ordinato al canzelier grando li desse li danari.
Vene Piero di Medici, et introe li cai di X, et mandati tutti fuora, credo li fusse risposto quanto eri propose, et quello nel consejo di X con la zonta [389] fue terminato dirli; qual si parte questa sera, e va in campo, et li fo dato dil suo ducati 1100.
Noto: in questa terra era Antonio Ruberti da Padoa et Piero Brazadello, per nome dil marchexe di Mantoa, qual voria pur riconzarzi con questa Signoria, e tutto il dì erano a li cai di X; et si dice el marchexe era venuto mezo fuora de sì; havia fato morir quel Jacomo Marmaruol, et il suo favorito Cavriana havia mandato fuori da lui per non vederlo.
Item, in questa terra era incognito el signor Nicolò da Corezo, alozato a San Moysè in cha Barozi, non perhò venuto per cosse publiche, né fue in colegio, ma per darsi piacer.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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